Genitori
imperfetti
La
perfezione non esiste, e io aggiungerei meno male.
Spesso
i genitori sperano di poter essere “perfetti” e di poter
soddisfare tutti i bisogni dei propri figli, ma siamo proprio sicuri
che questo sia un bene per loro?
Ebbene
come già sosteneva lo psicoanalista Winnicott, una madre non deve
essere perfetta, ma bensì sufficientemente buona, cioè una mamma
con i propri limiti, ma presente a livello affettivo, una madre che
può sbagliare (perchè errare è umano). Portare avanti dei modelli
di “perfezione” può essere frustrante per noi e per i nostri
figli che tenderanno al raggiungimento di tale perfezione
irraggiungibile.
Inoltre
una madre eccessivamente presente non lascia spazio di
sperimentazione al proprio bambino e non gli permette di esplorare il
mondo con i propri tempi e modi.
Prendiamo
ad esempio una madre di un bambino di 10 mesi che non ha ancora
iniziato a parlare e che indica gli oggetti per raggiungerli, se
questa madre ad ogni accenno del bambino porgerà tali oggetti egli
non sentirà il bisogno di iniziare a parlare (che costa fatica) ma
bensì troverà più comodo e facile indicare gli oggetti perchè
saprà di avere una madre che risponderà immediatamente a tale
richiesta.
Una
madre sufficientemente buona, può anche non accorgersi o non capire
il bambino in quel momento ed egli sarà “costretto” a sforzarsi
ad usare il linguaggio per farsi capire.
Ovviamente
questo non vuol dire che una madre sufficientemente buona sia una
madre trascurante, anzi, è una madre accudente, presente a livello
affettivo una madre che permette l'esplorazione del mondo ma che con
la propria presenza rassicura questa esplorazione senza soffocarla.
I genitori spesso hanno
timore di sbagliare e molto probabilmente compiranno degli errori in
quanto non sempre è semplice comprendere le esigenze del proprio
bambino.
A volte ciò che noi
interpretiamo dei nostri figli non sarà del tutto corretto e di
conseguenza di fronte a certi comportamenti potremmo non fare la
scelta giusta.
Prendiamo ad esempio un
bambino aggressivo ed irruento, che spesso viene rimproverato per
questa sua aggressività e non viene capito.
Ebbene dietro
l'aggressività può essere celato un mondo interno con mille
sfaccettature diverse talmente complicate da non essere comprese
neanche dal bambino stesso che come reazione a questa confusione
genera aggressività.
A volte dietro
l'aggressività c'è una profonda sofferenza così come dietro ad un
comportamento troppo compiacente.
Ovviamente non è detto
che sia così per tutti in quanto ognuno di noi è unico, e ciò che
vale per una persona non necessariamente vale per un'altra, per
questo è importante conoscersi e conoscere i nostri figli per
saperli aiutare nel modo migliore.
Come si può intuire
essere genitori non è semplice a volte è necessario chiedere un
aiuto esterno e di confrontarsi con qualcuno che ci aiuti a
comprendere i nostri figli per potersi migliorare e crescere insieme
a loro.
A questo proposito
consiglio un'ottima lettura di Alba Marcoli ,“Il bambino
nascosto” Favole per capire la psicologia nostra e dei nostri
figli. Edizione Oscar saggi
mondadori.
È
un libro fruibile a tutti in
quanto sono favole scritte inizialmente per i bambini, ma poi
rivelatesi utili ai genitori per comprender il mondo interno dei
propri figli.
Buona
lettura.
A
presto
Dott.ssa
Silvia Mauro http://silviamauropsicologa.wix.com/psicologia
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