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Come promesso, riprendo il tema della salute e del benessere psico-fisico.
Abbiamo visto come sia importante per il "benessere" avere determinate caratteristiche psicologiche e risorse individuali che ci permettano di condurre una vita "felice".
Nel post precedente avevo introdotto brevemente l'argomento.
(per approfondimenti http://silviamauro.blogspot.it/2015/09/benessere-psicologico.html)
Ovviamente queste caratteristiche sono in parte innate, ma in parte apprese, quindi chiunque di voi stia pensando di non possederle, è sempre in tempo a mettere in atto delle strategie mirate al cambiamento.
Esistono, infatti, dei tratti di personalità "protettivi" nei confronti della salute e dei tratti definiti "personalità a rischio" in cui si è riscontrato una maggior associazione con determinate patologie.
Per quanto riguarda le personalità a rischio ne presenterò di seguito due, la personalità detta di "tipo A" e la personalità detta di "tipo C".
- Le personalità di "tipo A" si caratterizza per l'elevata competitività, forte bisogno di riuscita, impazienza, irritabilità, rapidità di eloquio, movimento e ostilità e sono spesso associate a malattie coronariche (Friedman e Rosenman 1959).La rabbia e l'ostilità, in particolare, sono spesso associate a bassa longevità, questo anche perchè l'ostilità attiva il sistema nervoso simpatico la cui attività si ripercuote sul sistema cardiovascolare (Smith e Spiro, 2002).
- La personalità definita di "tipo C" è caratterizzata dalla tendenza a reprimere le emozioni e da un alto grado di conformismo e compiacenza, essa sembrerebbe associata a diverse forme di patologia oncologica ( Miller et all. 1996).
Per quanto riguarda i "fattori protettivi" per la salute, la coscienziosità risulta essere uno di questi. Essa è un tratto positivo in quanto permette uno stile di vita sano e longevo.
Questo è anche dovuto al fatto che le persone che presentano coscienziosità, si astengono da quei comportamenti a rischio come ad esempio l'abuso di sostanze o di alcol, hanno uno stile di vita e delle abitudini salutari e inoltre godono spesso di un riconoscimento sociale che gli permette di sviluppare una buona autostima e un'immagine positiva di sè (Bogg e Roberts 2004).
Da quanto detto risulta quindi evidente come i tratti caratteriali uniti allo stile di vita, siano dei fattori predittivi dello stato di salute.
Si può dunque giungere alla conclusione che per stare bene sia necessario avere uno stile di vita sano, dato dalle corrette abitudini alimentari, dall'attività sportiva, dall'astensione da fumo e alcol ecc..., ma che esso tuttavia derivi a sua volta dai nostri tratti di personalità, da nostri stili attributivi e cognitivi.
Allora per stare bene bisogna lavorare contemporaneamente sulle cognizioni e sui comportamenti legati ad esse.
Il lavoro psicologico può aiutare ad attuare il cambiamento per favorire la salute, esso può favorire l'acquisizione di strategie che ci potranno permettere di stare bene con se stessi, con il proprio corpo e con la propria mente.
Silvia Mauro
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