giovedì 15 ottobre 2015

La psicoterapia e i cambiamenti neuronali.







Questo post è dedicato non solo a coloro che "non credono" nella psicoterapia, ma anche a tutte quelle persone che, pur credendo nell'efficacia di questa, non credono che il cambiamento che essa apporti sia tangibile.

Ebbene la scienza ed in particolare le Neuroscienze, ci hanno permesso oggi di verificare a livello tangibile quali cambiamenti comporti la Psicoterapia a livello neuronale.

Le Neuroscienze hanno dimostrato, infatti, che i processi di apprendimento e memoria, in seguito ad esperienze ambientali ed interpersonali, modifichino la struttura cerebrale.

Come sappiamo, la psicoterapia, produce dei cambiamenti a livello cognitivo e comportamentale, questi cambiamenti sono dovuti ad un processo di apprendimento, di nuovi pensieri e comportamenti, dato dall'interazione e quindi dalle esperienze.
Tali esperienze vengono registrate nelle reti neuronali che formano il cervello (questi cambiamenti sono possibili grazie ad una caratteristica dei neuroni detta Plasticità neuronale), quindi le nostre esperienze modificano il cervello a livello fisico ed ognuno di noi avrà diverse dimensioni, numero di neuroni, numero di connessioni neuronali ecc...

Un esempio pratico di plasticità neuronale?
Ad esempio è stato visto come i guidatori di Taxi Londinesi abbiano l'ippocampo (importante per la memoria e la ricerca visuo-spaziale) più sviluppato rispetto a chi non guida i taxi!

Allora, risulta ovvio come, anche la Psicoterapia, soprattutto quella mirata a produrre dei cambiamenti cognitivi e comportamentali, vada a modificare la nostra struttura neuronale, proprio perchè biologicamente il nostro cervello è predisposto al continuo cambiamento questo grazie a questa sorprendente caratteristica (plasticità neuronale) che fa sì che ognuno di noi, in base alle proprie esperienze sviluppi determinate aree piuttosto che altre.

Allora ancora convinti che la psicoterapia non funzioni?


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