Oggi, vorrei affrontare un tema non proprio nuovo, ma sicuramente molto conosciuto e sperimentato da molti: Lo stress lavoro-correlato.
Lo stress si può definire come una reazione di adattamento dell'organismo ad una sollecitazione, quindi esso rappresenta una normale risposta fisiologica per favorire le performance.
A livello biologico, esso attiva il sistema nervoso, neuroedocrino e immunitario con modificazioni transitorie su tutti gli organi.
Lo stress solitamente viene visto con un'accezione negativa riferita ad uno stato psicofisico di disagio e tensione.
In giusta misura, però, risulta una risposta adattiva all'ambiente, ma una sua manifestazione intensa e persistente può diventare dannosa per l'organismo.
Questo può avere diverse cause alla base, tuttavia, i fattori psicosociali (come ad esempio i contesti lavorativi) sono una delle più diffuse ed è per questo che quasi sempre la trattazione dello stress viene identificata con questo tipo di cause.
Il dubbio che sorge più spontaneo è: perchè il lavoro è fonte stress?
Le risposte a questa domanda sono molteplici, ad esempio secondo il modello dell'adattamento persona/ambiente, lo stress è dato dal fatto che la persona non riesca ad adattarsi ad un certo ambiente lavorativo. Questo significa che le aspettative, le caratteristiche individuali, il compito di lavoro ecc..., non sono in linea con l'ambiente lavorativo. In questo caso, un buon adattamento si avrà o se la persona cambia (ad esempio abbassando le aspettative) o se cambia l'ambiente (ad esempio fornendo maggior autonomia sul lavoro).
Sono state individuate, inoltre, delle caratteristiche comuni agli stressor (agenti stressanti) legati al lavoro, come ad esempio le esigenze o le pressioni del lavoro ( dover lavorare rapidamente) ed il basso controllo (bassa discrezionalità di decisione) di cui il lavoratore dispone.
Quest'ultimo fattore, in particolare, svolge un ruolo importante in quanto il lavoratore con alta discrezionalità di decisione, ha la possibilità di mettere in campo le proprie competenze.
Quindi, se le esigenze di lavoro sono elevate e la persona ha poco potere decisionale sul proprio lavoro, nasce una tensione che può essere causa di stress (Karasek, 1979).
Un altro modello che si è interessato di comprendere cosa ci sia alla base dello stress lavoro-correlato, è il modello "sforzi-ricompense"(Siegrist,1996). Secondo questo, gli sforzi dell'individuo, fanno parte di un processo di scambio sociale, al quale il posto di lavoro deve rispondere attraverso delle ricompense che sono date dal denaro, dalla stima e dalle opportunità di carriera.
Se vi è uno squilibrio tra sforzi e ricompense, allora il lavoro sarà fonte di stress.
Adesso sorge spontanea la domanda: Ma in un momento storico come quello attuale, in cui l'individuo non si sente libero di scegliere il lavoro o di poter cambiare posto di lavoro, come si può far fronte allo stress causato da questa situazione?
Nell'attuale scenario sociale e lavorativo, è necessario più che mai, trovare la risposta nelle risorse individuali (Semmer, 1997), come ad esempio nelle capacità di coping (strategie mentali e comportamentali messe in atto di fronte ad una situazione), capacità di adattare le proprie aspettative e così via.
Queste caratteristiche possono rappresentare dei fattori protettivi nei confronti dello stress, in particolare, la percezione soggettiva che ognuno ha rispetto all'ambiente, rispetto a se stesso e alle proprie capacità, può influenzare la percezione dello stress.
Come detto precedentemente, le cause dello stress lavoro-correlate sono molteplici, ed in un contesto sociale come quello attuale diventa sempre più importante una loro comprensione.
Per prevenire lo stress lavoro correlato si può intervenire a livello organizzativo attraverso dei programmi di prevenzione nei luoghi di lavoro; e a livello individuale attraverso diverse tecniche.
Una tecnica usata in un contesto cognitivo-comportamentale è quella di tenere un "diario dello stress" attraverso il quale individuare le cause dello stress e il livello di stress che l'individuo percepisce (ad esempio annotando l'ora, il luogo, il contesto e i fattori che hanno reso l'evento stressante e le reazioni ad esso).
Ad ogni modo non bisogna sottovalutare questo tipo di stress che può essere fonte di grande disagio. Dopo aver preso consapevolezza di esso è necessario intraprendere un percorso di supporto per saperlo fronteggiare con i giusti strumenti.
Di Silvia Mauro
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